Appello della Commissione giovani del CC del PMLI alle istanze intermedie e di base del Partito
Studiare e intervenire sui problemi dei giovani

I tre elementi per il successo del lavoro giovanile e studentesco del PMLI, rielaborati dalle conclusioni del compagno Giovanni Scuderi alla 3ª Sessione plenaria del 5° CC del Partito il 3 aprile 2011, sono: la linea giovanile e studentesca; il lavoro della Commissione centrale giovani rispettando e sviluppando tale linea; l'impegno coerente e perseverante del Partito, a cominciare dai suoi giovani militanti, ad applicare la linea.
Circa i primi due aspetti, il Partito può ritenersi complessivamente soddisfatto, sia pure con esigenze di miglioramento e approfondimento. Da questo punto di vista, la nostra linea giovanile e studentesca rivoluzionaria, forte di ben 36 anni di esperienza e sviluppo (senza dimenticare la preziosa elaborazione dell'OCBI m-l), e rilanciata alla grande dal 5° Congresso, è la nostra risorsa più preziosa.
Per quanto riguarda l'impegno del Partito, ossia delle istanze locali e intermedie fino ai giovani militanti singolarmente, in generale finora non è stato all'altezza delle aspettative.
Sappiamo che il lavoro locale è duro, che ci sono tante cose da fare e che le forze a disposizione non sono numerose. Ma occorre tenere sempre a mente che il fronte operaio e sindacale e il fronte studentesco sono le priorità sulle quali è necessario concentrare le forze, proprio come ha stabilito il 5° Congresso nazionale del Partito. Il lavoro giovanile ha poi un'importanza del tutto speciale per il futuro del nostro amato Partito.
C'è quindi un estremo bisogno che le istanze di base e intermedie abbiano piena coscienza dei loro compiti su questo fondamentale fronte e agiscano di conseguenza, impostando un lavoro intelligente, mirato e – per quanto possibile – continuativo, soprattutto studiando e intervenendo sui problemi dei giovani. Dobbiamo farlo, come ha ricordato il compagno Scuderi nel suo saluto all'inaugurazione della nuova Sede centrale del PMLI e de “Il Bolscevico”, “Privilegiando il megafono alla tastiera, consapevoli che il rapporto diretto, stretto, attivo e propositivo con le masse non è assolutamente surrogabile dalla rete, che è un semplice supporto e non il vero terreno della lotta di classe”. Bene sfruttare strumenti come Facebook per fare propaganda ausiliaria e farsi conoscere dai giovani che navigano su Internet, ma poi i nostri militanti e simpatizzanti devono lavorare nel concreto, specie nella propria scuola o università, altrimenti il loro “impegno” resterà puramente virtuale e non inciderà in alcun modo sulle condizioni reali delle masse giovanili e studentesche, del movimento studentesco, della lotta di classe.
Le istanze locali e i giovani compagni hanno molti strumenti utili a loro disposizione per preparare questo tipo di attività e propaganda, a partire dal dossier sui “Principali documenti del PMLI e articoli de 'Il Bolscevico' sulla linea giovanile e studentesca del PMLI dal gennaio 2010 al dicembre 2013”, presente sul sito nazionale del PMLI. Sarebbe bene che le istanze prendessero l'abitudine di far sapere al Centro se trovano utili questi strumenti, o se hanno opinioni, critiche e proposte in merito.
Particolari sforzi vanno dedicati alla propaganda (magari diffondendo l'Appello ai giovani) davanti alle scuole, alle università e alle manifestazioni studentesche, assolutamente utile e necessaria per conquistare gli elementi più avanzati, di cui abbiamo estremo bisogno se vogliamo aprirci le porte del movimento studentesco. Se ne siamo fuori, è molto difficile farvi affermare la linea del Partito. I militanti e i simpatizzanti che già lavorano all'interno del movimento, prestino la massima cura allo studio della situazione concreta ed al lavoro di fronte unito per attirarsi la fiducia e il consenso delle masse studentesche e non esserne emarginati. Abbiamo un gran bisogno di esperienze modello da poter estendere a tutto il Partito, che possono essere realizzate anche dai simpatizzanti studenti.
Naturalmente, benché il lavoro studentesco sia al primo posto nel nostro lavoro giovanile, il compito prioritario dei giovani lavoratori, precari, disoccupati e delle periferie è lavorare nel proprio luogo di lavoro o vita e nell'organismo di massa (compresi il sindacato o i centri sociali) di cui si fa parte nell'ottica del fronte unito.
Sarebbe opportuno che almeno le istanze in grado di farlo incaricassero una compagna o un compagno di seguire le questioni giovanili, studiare la situazione giovanile della propria città, provincia o regione e tenere i contatti con la Commissione giovani del CC. Questa compagna o compagno, che sarebbe il responsabile locale del lavoro giovanile, va segnalato alla Commissione e all'istanza superiore.
A livello centrale ci sforzeremo di fare di più e meglio per rafforzare le condizioni oggettive e soggettive e la chiarezza ideologica e programmatica per garantire la presenza e l'intervento tempestivo del Partito in questo fondamentale fronte. Dovremo approfondire questioni specifiche che riguardano i giovani, a partire dal precariato, tenere sotto tiro i provvedimenti del governo sui giovani, la scuola e l'università, intervenire puntualmente sulle questioni che riguardano i giovani lavoratori, disoccupati, precari e il movimento studentesco. Vi informiamo che è in cantiere un importantissimo Documento sul precariato in Italia. Ci serve però il contatto con le istanze, le loro proposte e osservazioni, la loro azione sul fronte giovanile, la conquista e formazione da parte loro di giovani militanti e simpatizzanti del PMLI. Anche per consentire il rafforzamento della Commissione giovani del CC. Contiamo in particolare sull'apporto insostituibile dei giovani compagni.
In ultima analisi, tutti questi problemi sono stati richiamati in linea generale nel recente e importantissimo articolo “Camminare con le proprie gambe”: occorre calare la linea del Partito nella propria realtà concreta e avere spirito d'iniziativa nell'occuparsi autonomamente dei problemi locali e specifici. Questo è l'anello mancante dello sviluppo del PMLI. Se riusciremo a forgiarlo, noi faremo un salto, anzi un balzo di qualità nel radicamento e potremo finalmente dare al PMLI un corpo da Gigante Rosso.
Restiamo in attesa della vostra risposta. Ci aspettiamo anche, d'ora in avanti, rapporti bimensili sul vostro lavoro giovanile a livello locale, magari in concomitanza con il rapporto mensile corrispondente.
Grazie, care compagne e cari compagni, per tutto quello che riuscirete a fare in base alla vostra situazione e alle vostre possibilità. Anche se ora possiamo fare poco o pochissimo, facciamolo in maniera intelligente, concreta, mirata e non generica o dispersiva, sulla base delle suddette indicazioni. Presto o tardi i risultati arriveranno, soprattutto se porteremo i giovani a partire dagli studenti a conoscere le nostre proposte.
Con infinita riconoscenza e stima proletaria rivoluzionaria, vi inviamo calorosi saluti marxisti-leninisti.
Tutto per il PMLI, il proletariato e il socialismo!
Lavoriamo perché le studentesse e gli studenti riconoscano che al PMLI sta a cuore il loro presente e il loro futuro!
Lavoriamo affinché i giovani capiscano che possono dare le ali al loro futuro solo combattendo contro il capitalismo, per il socialismo!
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!

La Commissione giovani del CC del PMLI
 

12 febbraio 2014